Come Preparare una Cassetta Porta Attrezzi per il Fai da Te
La sua struttura originaria – maggiormente nota al grande pubblico – è costituita da una serie di vani metallici, distinti e semovibili, collegati tra loro per mezzo di un sistema di guide che ne permettono l’apertura secondo uno schema scalare, definito in gergo “a pantografo”. Nel corso del tempo questo modello tradizionale è stato affiancato da numerosi altri, aventi caratteristiche ben diverse sia in termini di materiali (es. plastica) che di conformazione (telaio rigido).
Tra i più moderni si evidenziano per il particolare gradimento della clientela quelli realizzati in composti plastici (es. polipropilene, apprezzato per la resistenza termica e all’abrasione) e in lamiera. Gli attributi principali di cui tener conto all’atto dell’acquisto sono molteplici: si va dalle dimensioni (piccola, media, grande) alla maneggevolezza (componibile, monoblocco), passando per numero e tipologia di vani (fissi o estraibili), peso e capacità di carico, tipo di chiusure.
Grazie alle centinaia di esemplari costruiti da alcune delle più famose aziende specializzate (Stanley, Terry, Usag…) non è difficile per gli acquirenti trovare tra gli scaffali del negoziante di fiducia quello che si addice perfettamente alle loro esigenze. Le somme da spendere variano a seconda delle prerogative, ma orientativamente si può individuare una fascia di prezzi che oscilla in media tra i 10 € e gli 80 €. Per quanti desiderano risparmiare, senza però rinunciare alla qualità, può essere utile concentrare l’attenzione su marchi meno conosciuti ed al contempo vagliare attentamente tutte le possibilità offerte dai siti di e-commerce e da quelli di aste on line, ebay su tutti.
Seghetto alternativo
Il seghetto alternativo è uno dei più maneggevoli elettro utensili esistenti sul mercato e consente portare egregiamente a compimento qualsiasi operazioni legata al taglio di superfici lignee, plastiche e metalliche. Particolarmente indicato per lavori di alta precisione, grazie alla sua distintiva versatilità può essere impiegato per eseguire ogni genere di incisione (curva, rettilinea, sinuosa…) sia da utilizzatori esperti che da soggetti alle prime armi. Costituito prevalentemente da una struttura in materiale plastico, all’interno della quale è alloggiato il piccolo motore che garantisce il funzionamento della lama posta alla base della stessa, risulta particolarmente leggero (mediamente tra 1 Kg e 2 Kg).
La potenza varia approssimativamente tra i 300 W e gli 800 W e permette di raggiungere una profondità massima di taglio che nel legno morbido si attesta attorno ai 105 mm; il parametro maggiormente elevato raggiungibile, limitatamente al numero di corse a vuoto, è invece pari alle 3200 unità per minuto. Un altro importante indicatore è quello riferito al grado di inclinazione, il quale dipende dalla presenza accessoria di una suola regolabile che permette di lavorare in pendenza fino ad un massimo di 45°.
Tra i componenti opzionali che conferiscono un mutevole pregio al seghetto alternativo vi sono senza ombra di dubbio il sistema di controllo della velocità e quello di aspirazione della polvere che consentono rispettivamente di scegliere l’andatura della lama preferita e di operare senza sporcare l’ambiente di lavoro nel quale ci si trova. Tra i componenti aggiuntivi ricoprono un ruolo di fondamentale utilità le apposite guide, progettate per assicurare un taglio estremamente preciso. I principali marchi presenti in commercio sono Bosch, Hitachi, Metabo, Milwaukee, DeWalt, Makita, Mafell… ed anche in loro relazione i prezzi subiscono notevoli variazioni. I modelli più semplici si possono comprare spendendo cifre che partono dai 15 €, mentre quelli accessoriati possono necessitare di alcune centinaia di euro.
Pialla elettrica
Uno degli utensili impiegati con maggiore frequenza all’interno delle falegnamerie e nei laboratori amatoriali è la pialla, ovvero un arnese progettato per spianare, lisciare e assottigliare il legno. Con il passare del tempo questo si è evoluto dalla versione originale – costituita da un ceppo ligneo dalla forma di parallelepipedo, nel quale si trova incassato obliquamente uno scalpello serrato da un cuneo – a quella elettrica, di concezione moderna, che si differenzia per la maggiore voluminosità della struttura, oltre che per la presenza di un più elevato numero di coltelli, i quali entrano in funzione per mezzo di un motore elettrico che – attivando un apposito albero – ne determina una rotazione dalla velocità mediamente quantificabile in 5000 giri al minuto.
Sebbene le finalità di impiego siano rimaste le medesime, le modalità di utilizzo sono variate in maniera palese, tanto da conferirne una più agevole maneggevolezza. Il funzionamento mediante connessione alla rete di corrente consente un limitato dispendio di energia umana e permette all’utilizzatore di compiere le diverse operazioni professionali in modo nettamente più veloce assicurando, di conseguenza, un quantitativo superiore di prodotti lavorati nell’arco del periodo temporale preso a riferimento. La maggiore potenza sprigionata, inoltre, è una caratteristica distintiva che ne autorizza l’uso perfino in relazione a superfici di metallo. Per acquistarne un buon esemplare è consigliabile rivolgersi a rivenditori specializzati che possono consigliare il modello più indicato in relazione al tipo di impiego che si prevede di farne.
Le ferramenta ed i negozi che trattano articoli per il bricolage o il “fai da te” ne sono gli esempi migliori, anche se non devono essere sottovalutati gli operatori che vendono on-line, in quanto spesso propongono affari allettanti. Le case produttrici (Kinzo, Casadei, Valex, Hemag, Sicar…) offrono sul mercato una vasta gamma di articoli che appartengono a fasce di prezzo diversificate così da soddisfare ogni tipologia di utente. E’ da tener presente che per portarsi a casa una pialla elettrica di media qualità sono indicativamente necessari almeno 250 €.
Chiave esagonale
Un utensile manuale di estrema utilità impiegato assai frequentemente nelle case e negli uffici per piccoli lavori di montaggio e smontaggio nonché per operazioni di ordinaria manutenzione è la chiave esagonale. Si tratta di un attrezzo costituito da un corpo unico di metallo (prevalentemente in lega di acciaio) dalla forma affusolata e compatta contraddistinto dalla presenza di un anello in corrispondenza di entrambe le estremità. La parte interna dei due anelli è modellata sulle fattezze di un esagono (da qui deriva il termine chiave esagonale) al fine di garantire una perfetta aderenza con i sei lati che caratterizzano bulloni e dadi, al pari della testa delle viti.
La struttura dell’oggetto garantisce un’eccellente maneggevolezza che consente all’utilizzatore di avvitare e svitare le suddette componenti sia in ambienti spaziosi, dove si possono compiere agevolmente torsioni complete di 360°, sia in spazi angusti dove si può invece procedere attraverso la ripetizione in sequenza di rotazioni parziali. La dimensione di una chiave è determinata dall’estensione del diametro dell’anello e viene segnalata per mezzo di un indicatore numerico apposto nella parte terminale del corpo metallico. In commercio sono disponibili due differenti tipologie di chiavi esagonali che in relazione alla geometria costruttiva dei propri anelli esercitano la forza torcente sulle facce oppure sugli spigoli dei vari organi di collegamento meccanici. Il primo modello garantisce una maggiore preservazione dell’integrità della bulloneria, pertanto risulta di gran lunga preferibile al secondo.
Un altro dubbio da sciogliere al momento dell’acquisto è la procedura da scegliere. E’ possibile, infatti, comperare un set di chiavi completo (solitamente composto da 12 o 24 unità) o procedere all’acquisizione di singoli pezzi in relazione alle necessità del momento. La prima soluzione, a fronte di un congiunto esborso economico, assicura un discreto risparmio e permette di essere sempre in grado di fronteggiare sopraggiunte evenienze; la seconda, invece, consente di dilazionare la spesa nel tempo, ma espone al rischio di trovarsi sprovvisti dell’attrezzo adeguato al momento di un imprevisto bisogno. Tra i marchi più noti presenti nei punti vendita specializzati spiccano Maurer, Kinzo e Valex.
Chiave inglese
Gli attrezzi da lavoro adoperati quotidianamente in ambito lavorativo e domestico sono assai numerosi e vengono destinati ad usi specifici. Tra quelli utilizzati con maggiore frequenza sia da esperti professionisti che da semplici dilettanti vi è indubbiamente la chiave inglese. Essa è uno strumento metallico manuale – solitamente costituito da leghe d’acciaio – progettato per compiere operazioni di avvitamento ed estrazione limitatamente a componenti quali viti, dadi e bulloni. Recentemente, per merito dello sviluppo di nuove tecnologie, sono state introdotte sul mercato delle chiavi rinforzate che possono essere adoperate con l’ausilio di strumenti a percussione, mazze o martelli.
La caratteristica che distingue l’aspetto di una qualunque chiave inglese è la particolare forma ad U (becco) di una o di entrambe le estremità che diramandosi in direzioni opposte costituiscono le terminazioni dell’affusolato corpo centrale. Nel caso di un becco singolo la chiave viene comunemente definita a “forchetta semplice”, mentre in presenza di due differenti becchi la denominazione muta in “forchetta doppia”. La distanza che intercorre tra le due appendici dello stesso becco varia da un attrezzo all’altro e ne determina la dimensione che viene indicata per mezzo di un indicatore numerico marchiato sul corpo della chiave, in corrispondenza del becco cui si riferisce. La numerazione cresce in relazione all’incremento della distanza suddetta, pertanto maggiore è il numero e più grande è la chiave. Il mercato, limitatamente alle misure, propone all’utenza due diverse tipologie di oggetti basati rispettivamente sul sistema imperiale britannico e su quello metrico, ma indipendentemente da tali parametri tutti i rivenditori li espongono in bella mostra sui propri scaffali.
Per acquistare pezzi singoli è opportuno recarsi presso i negozi specializzati tra i quali è sicuramente la ferramenta a ricoprire un ruolo di primaria importanza; al contrario per comperare un kit completo è sufficiente recarsi nel reparto “fai da te” di un qualunque supermercato. I prezzi variano in base alla marca di riferimento (Valex, Kinzo, Maurer, Powerfix…) ed oscillano indicativamente tra i 3 € di un singolo pezzo ed i 50 € di un intero set.
Tronchesi
Un set di attrezzi da lavoro non può considerarsi completo se non annovera tra i propri pezzi almeno un utensile a doppia articolazione e con ganasce affilate, adibito al taglio di fili metallici. A tale accademica descrizione corrisponde l’oggetto noto col nome di tronchese che viene adoperato da milioni di persone sia in ambito professionale che in altri settori: bricolage, fai da te, modellismo… Le modalità di utilizzo sono molto semplici indipendentemente dal grado di esperienza raggiunto dall’utilizzatore. E’ sufficiente, infatti, afferrare l’arnese per i manici – solitamente rivestiti in materiale plastico antiscivolo – esercitando una pressione tale da poter tranciare i filamenti precedentemente collocati tra le lame posizionate all’estremità opposta.
La pressione praticata incide sulla forza sprigionata dalle ganasce, pertanto deve aumentare in proporzione all’incremento del diametro dei fili da tagliare, nonché in relazione alla mutevole compattezza dei materiali che li compongono. In commercio si possono trovare modelli con caratteristiche diversificate in termini di dimensioni (lunghezza variabile tra i 100mm ed i 200mm), peso (solitamente compreso tra i 50g ed i 200g), forma (concava o a sfera) e materiali (prevalentemente acciaio) che sono i fattori responsabili di sensibili oscillazioni di prezzo. Mediamente un consumatore può essere costretto a spendere una cifra attorno ai 5 € per entrare in possesso di un modello standard, ma i più esigenti possono addirittura sborsare fino a 100 € per acquistarne uno di pregio (es. in acciaio INOX).
Coloro i quali sono interessati a risparmiare ulteriormente possono focalizzare l’attenzione sulle numerose opportunità presenti sul web, dove non è raro imbattersi in venditori che sfruttando la più importante vetrina del commercio elettronico (E-bay, ndr) propongono stock completi a prezzi davvero interessanti. L’alternativa classica del punto vendita tradizionale, come ferramenta o mesticheria, non deve tuttavia essere tralasciata al pari dei negozi della grande distribuzione, specie in occasione di saldi e offerte speciali. Tra i principali produttori che riforniscono i suddetti esercizi presenti sul territorio nazionale si trovano Usag, Oem, Maurer ed Erg Polaris anche se non è poi così difficile imbattersi in attrezzi realizzati da aziende meno note.
Pinza
Tra gli oggetti che devono trovare posto nelle cassette per gli attrezzi in ogni casa ci sono sicuramente le pinze, ovvero quegli strumenti metallici costituiti da due leve imperniate nei loro incroci, utilizzate prevalentemente per afferrare, tirare, stringere, strappare e per compiere altre azioni similari. Sul mercato è possibile trovarne numerose tipologie destinate ad usi specifici che si differenziano le une dalle altre per caratteristiche morfologiche, qualità dei materiali e conseguentemente per fasce di prezzo. Tra i principali indici di differenziazione legati alla forma si deve notare prevalentemente il parametro della dimensione sulla quale incide in maniera determinante la lunghezza complessiva dell’oggetto.
Essa a sua volta è influenzata dall’estensione delle ganasce – che possono avere superficie liscia o dentata – e dei manici – che possono essere ergonomici o piatti – che conferiscono alla pinza una diversa maneggevolezza. Altrettanto vasta risulta la gamma dei materiali che variano dal ferro all’acciaio cromato, passando per le più svariate leghe di metalli. La maggior parte dei pezzi in commercio, inoltre, abbina alle materie precedentemente indicate anche sostanze plastiche o resine che applicate in corrispondenza dell’impugnatura fungono da agenti isolanti garantendo così standard di sicurezza più elevati. Tra le funzionalità aggiuntive detenute dai modelli professionali più diffusi si possono notare le opportunità di regolazioni multiple delle branche mediante pulsanti a molla o sistemi manuali ed anche le possibilità di tagli ad alta precisione di fili elettrici e loro cavi di rivestimento attraverso appositi comparti millimetrati. La spesa media per l’acquisto di un esemplare base si aggira attorno ai 4 €, mentre per un oggetto più sofisticato posso esserne necessarie alcune decine.
I locali maggiormente attrezzati per la vendita di questo tipo di prodotti sono le ferramenta, seguite a ruota dai negozi specializzati in articoli del “fai da te” nei quali si possono trovare articoli di tutte le marche (Usag, Erg Polaris, Maurer, Amati…). Non sono tuttavia da tralasciare le grandi catene di supermercati che iniziano a riservare spazi crescenti tra i propri scaffali ai piccoli attrezzi da lavoro.
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Luca Verdi è un blogger appassionato di condivisione delle sue conoscenze e esperienze con gli altri. Sul suo blog, pubblica guide e tutorial su come risolvere problemi di vario tipo, dalle questioni tecniche a quelle pratiche di tutti i giorni.